Un vento idiota “Idiot wind, blowing through the buttons of our coats / Blowing through the letters that we wrote . . . We’re idiots, babe, it’s a wonder we can even feed ourselves” “Se soltanto Bob Dylan ci desse un altro disco come Blood on the Tracks , disse anni fa Keith Richards. Jakob Dylan, l’ultimo figlio del cantautore, l’unico ad avere tentato peraltro con successo la carriera del musicista, disse a proposito di quell’album “Non riesco ad ascoltarlo, quelli sono i miei genitori che parlano”. E chi più di un figlio che viveva nella stessa casa di quei due avrebbe potuto riconoscere nei versi di quelle canzoni i suoi genitori? L’autore però ha sempre negato, anche in maniera brutale, che quel disco parlasse dei suoi problemi con la moglie, Sara Lownds , spingendosi fino ad affermare che fosse ispirato ai racconti di Anton Čechov. Ha persino mostrato fastidio per l’idea che le persone si identifichino con il dolore espresso nell’album. ...
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Amore e furto o la tecnica dei loci in Bob Dylan La tecnica dei loci (plurale del termine latino locus , che significa "luogo"), anche chiamata " palazzo della memoria ", è una tecnica mnemonica introdotta in antichi trattati di retorica greci e romani ( Rhetorica ad Herennium , De oratore , e Institutio oratoria ). La tecnica dei loci viene anche chiamata "Metodo del viaggio" ( Journey Method , in inglese), in cui vengono immagazzinate liste di elementi, oppure tecnica della Roman Room (ovvero "della stanza romana"), che risulta più efficace per una memorizzazione di informazioni prive di relazione tra loro. In pratica, si tratta di un metodo di miglioramento della memoria che utilizza la visualizzazione di elementi per ricordare e organizzare le informazioni. (…) L'utilizzo di luoghi e posizioni fisiche era particolarmente presente nelle tecniche mnemoniche antiche, tuttavia il termi...
Mark Knopfler Il lungo viaggio del "geordie man" È una bella giornata primaverile del 2007, ed è strano vedere un cielo così limpido e tanto sole a Londra. Mi sto incamminando verso un hotel di lusso nella zona nord, uno di quegli hotel posh dove i musicisti rock di fama incontrano i giornalisti. Sono emozionato: sto per incontrare uno dei miei artisti preferiti per un’intervista esclusiva, solo io e lui. Una cosa difficile da ottenere con personaggi così importanti, che di solito preferiscono raggruppare più giornalisti, dato che, comprensibilmente, fare interviste da una vita può essere una delle attività più noiose della loro professione. Bob Dylan, del resto, una volta disse che essere intervistati è noioso come andare a pescare… Amo Mark Knopfler da quel giorno del 1978, quando entrai in uno dei miei negozi di dischi preferiti. Il proprietario, mentre io scartabellavo i vinili come al solito senza una lira in tasca, si rivolse tutto eccitato a un altro cliente: “Devi ...
That Old Weird America Una contro-narrazione dell’America “La musica tradizionale si basa sugli esagrammi. Nasce da leggende, Bibbie, pestilenze, e ruota intorno alle verdure e alla morte. Nessuno ucciderà la musica tradizionale. Tutte queste canzoni sui fiori che crescono dai cervelli delle persone e sugli amanti che in realtà sono oche e cigni che si trasformano in angeli – non moriranno. Sono tutte quelle persone paranoiche che pensano che qualcuno verrà a portargli via la carta igienica – sono loro che moriranno. Canzoni come “Which Side Are You On?” e “I Love You, Porgy” – non sono canzoni di musica popolare; sono canzoni politiche. Sono già morte. Ovviamente, la morte non è molto universalmente accettata. Voglio dire, si penserebbe che gli amanti della musica tradizionale potrebbero capire, dalle loro stesse canzoni, che il mistero – un semplice, puro mistero – è un fatto, un fatto tradizionale. Ascolto le vecchie ballate; ma non andrei a una festa ad ascoltare le vecchie b...
Cose strane che ho visto La favola di Anne Briggs C’è chi sceglie la vita e chi la morte. Anzi, esse accadono a nostra insaputa. Accadono a chi, pur non essendosi mai incontrato di persona, condivide gli stessi demoni, le stesse passioni, lo stesso amore smisurato per la musica. A chi condivide quell’indefinibile malessere tipicamente British, fatto di fantasmi, di tristezze probabilmente indotte dal clima sempre grigio e funesto dei cieli anglosassoni, di dubbi su se stessi e sul senso della propria esistenza. Anne Briggs e Nick Drake condividevano lo stesso amore per la musica folk, entrambi odiavano apparire in pubblico, ma se la prima odiava anche qualunque possibilità di successo, il secondo ne fu travolto dalla mancanza in modo così forte da ammalarsi senza possibilità di uscirne fuori. Chissà se, nelle stradine di Soho di fine anni ’60, nei club che entrambi frequentavano o nelle serate a casa di appassionati di musica folk, i due si erano mai incontra...
Dalle lamette all’Hallelujah: Leonard Cohen negli anni dell’ombra e della luce "Ci demmo appuntamento per ascoltare le sue nuove canzoni. Mi aspettavo che, come l’altra volta, Cohen si sarebbe presentato con la sua vecchia chitarra spagnola, con cui aveva sempre inciso i suoi dischi. Invece rimasi sbalordito: con sé aveva una piccola tastiera elettronica Casio." Così racconta John Lissauer l’inizio di una nuova era, quel giorno del 1983 in cui Leonard Cohen gli chiese di produrre il suo nuovo disco. Lissauer non era uno qualunque. Era colui che nel 1974 aveva orchestrato New Skin for the Old Ceremony , il primo vero tentativo del cantautore canadese di circondarsi di un ensemble, di un suono più ricco, più profondo, più orchestrato. Prima di allora, le produzioni di Cohen erano ombre sottili: qualche arco sussurrato, cori femminili eterei, e sopra tutto, la sua voce austera accompagnata da una chitarra maldestra e ostinata. Dischi scuri, spogli, appena accennati. E ne...
Burrito & Broken Dreams Cosmic Country Heartbreak Quasi sessant’anni fa, gli ex Byrds Chris Hillman e Gram Parsons pubblicarono The Gilded Palace of Sin , l’album di debutto della loro nuova band, i Flying Burrito Brothers. Fuorilegge in scintillanti abiti Nudie (il geniale stilista hollywoodiano di origine Ucraina che aveva disegnato abiti per Elvis, Hank Williams e tanti altri personaggi di spicco) oltraggiosamente decorati di paillettes con pillole di sostanze stupefacenti, papaveri (oppio), foglie di marijuana, donne nude e una grande croce sulla schiena, animati dal sogno di strappare il rock dall’abisso psichedelico per riportarlo alle sue radici country pure e semplici, i Flying Burrito Brothers furono i pionieri di un intero nuovo genere che continua a vivere ancora oggi. Non solo country, anche soul. La voce di Gram Parsons si incastrava perfettamente con quella di Chris Hillman creando un impasto sonoro profondamente malinconico, riprendendo in modo stupefacen...
CROZ Il navigatore dell'assoluto "Mi sento come un bambino selvaggio, ingenuo e perso. Mi sembra di non aver mai imparato nulla, come se fossi intrappolato in un ciclo di aspettative tradite. Cose che dovrebbero accadere, ma non accadono. Possibilità che esistono, ma non si concretizzano. Mi manca la chiarezza, non vedo, non capisco. Forse sono solo un uomo terribilmente sciocco." David Crosby era una figura straordinaria. Un uomo di contrasti e contraddizioni, capace di suscitare tanto ammirazione quanto critiche. Chi l’ha conosciuto di persona lo descriveva come narcisista, autoreferenziale, convinto della propria grandezza. Forse, però, non sbagliava. Le ombre della sua vita sono note: gli abissi della droga, l’arresto per possesso di crack e armi, il vuoto creativo che l’aveva reso incapace di scrivere o esibirsi. Lui stesso, nella sua autobiografia, non nega nulla. "Mi hanno buttato fuori dai Byrds perché ero uno stronzo," ammette senza mezzi termini nel d...
Sam Stone L’esistenzialismo proustiano di un cantautore del Mid West Sam Stone era uno dei 351.794 soldati americani decorati con la medaglia Purple Heart durante la guerra in Vietnam, la più antica onorificenza militare americana, istituita personalmente da George Washington inizialmente per tutti coloro che erano stati feriti durante dei combattimenti, poi anche per meriti morali. Sam Stone è una canzone del primo album del cantautore americano John Prine. In un sondaggio tenuto nel 2013 dalla rivista Rolling Stone, si classificò all’ottavo posto nella classifica delle dieci canzoni più tristi di sempre. Sam Stone è molto più che una canzone triste, è una canzone agghiacciante, il cui ascolto è quasi insostenibile, scritta mentre il conflitto in Vietnam era ancora in corso. Sam Stone fu pubblicata più di dieci anni prima che Springsteen portasse alla notorietà del grande pubblico il dramma dei veterani della guerra in Vietnam con la sua Born in the Usa ...
RIPORTANDO TUTTO A CASA OVERO LA NASCITA DELLA CONTRO CULTURA AMERICANA II PARTE La coolness espressa in questo disco è già nella foto di copertina, scattata con una lente distorta che esprime una visione psichedelica in anticipo sui tempi, e la confusione che sta sfociando nella società americana e che Dylan è consapevole di rappresentare (“Accetto il caos, non sono sicuro che il caos accetti me”). Negli anni 70, era una pratica comune per i fan studiare attentamente le copertine degli LP riflettendo sul significato delle immagini presentate loro. Ma nel 1965 la profondità delle copertine degli album musicali più popolari non si estendeva molto oltre una ripresa della band che appariva meschina e lunatica, o felice e giocosa a seconda dell'immagine che avevano scelto di ritrarre. All’inizio di quell’anno, però, Bob Dylan si stava già preparando a sfidare i limiti e le aspettative applicati agli artisti di musica popolare. Non solo si stava preparando a uscire dalla scena folk p...

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