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Visualizzazione dei post da 2024
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 CROZ Il navigatore dell'assoluto "Mi sento come un bambino selvaggio, ingenuo e perso. Mi sembra di non aver mai imparato nulla, come se fossi intrappolato in un ciclo di aspettative tradite. Cose che dovrebbero accadere, ma non accadono. Possibilità che esistono, ma non si concretizzano. Mi manca la chiarezza, non vedo, non capisco. Forse sono solo un uomo terribilmente sciocco." David Crosby era una figura straordinaria. Un uomo di contrasti e contraddizioni, capace di suscitare tanto ammirazione quanto critiche. Chi l’ha conosciuto di persona lo descriveva come narcisista, autoreferenziale, convinto della propria grandezza. Forse, però, non sbagliava. Le ombre della sua vita sono note: gli abissi della droga, l’arresto per possesso di crack e armi, il vuoto creativo che l’aveva reso incapace di scrivere o esibirsi. Lui stesso, nella sua autobiografia, non nega nulla. "Mi hanno buttato fuori dai Byrds perché ero uno stronzo," ammette senza mezzi termini nel d...
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      Oasis Supersonic «Abbiamo superato i 50 anni, siamo troppo vecchi per quelle cose, non ci saranno né litigi, non ci saranno scazzottate. È il giro d’onore della band».   Viviamo in un'epoca in cui a nessuna band è permesso lasciare il palco senza un bis: dopo 25, anche 50 anni di riformazioni (spesso con un solo membro del gruppo originario), tour di reunion e concerti completi di album classici, è probabilmente più rapido elencare le band leggendarie che non si sono riunite rispetto a quelle che lo hanno fatto. Così la manciata di irriducibili, di band che teoricamente potrebbero riformarsi, ma per qualche motivo non lo hanno fatto, sono riuscite a rafforzare il loro alone di mistero con il semplice espediente di non fare nulla: in un'epoca di musica rock e pop ossessionata dalla riconoscibilità, sembrano distanti. Le loro carriere sono letteralmente roba da leggenda. La reunion degli Oasis, data dagli scommettitori impossibile, è invece accaduta, andando a co...
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Paul Simon The only living boy in New York Contando le auto sulla New Jersey Turnpike Sono tutti venuti a cercare l'America Ho sempre pensato che Paul Simon e Woody Allen condividano qualcosa di profondo: New York . Nonostante il noto disprezzo di Allen per la musica rock e i suoi derivati (emblematico il sarcasmo con cui in Io e Annie (Annie Hall, 1977) risponde all’entusiasmo della giornalista di Rolling Stone per un concerto di Bob Dylan al Madison Square Garden), il regista ha reso omaggio al cantautore invitandolo a un breve, ma esilarante cameo nello stesso film. Naturalmente, Simon interpreta un personaggio odioso, responsabile persino di avergli "portato via la moglie". Entrambi ebrei e nati nella Grande Mela, Simon e Allen hanno celebrato New York con uno sguardo unico. La città, romanticizzata come poche altre nella musica, nei film e nelle serie TV, non è sempre brillante e affascinante come appare sullo schermo, ma rimane un luogo iconico. Per alcuni può ess...